… il Centro Civico di Corticella si presentava come un mini anfiteatro modello Montecitorio e noi dovevamo sedere al posto del Presidente della Camera; a dire la verità avevamo un certo pippaculo a montare su quel palco e poi dovevamo suonare prima degli Storn, gruppo bolognese che in un certo senso giocava in casa … 

… in compenso eravamo scesi dalla montagna con diverse smacchinate di ultras muniti oltre che di entusiasmo anche di vari generi di alimenti e bevande, perché non si poteva rischiare di rimanere senza carburante … 

… con grande soddisfazione presto ci rendemmo conto che arrivavano anche i nostri sostenitori della pianura e quando stava per scoccare l’ora X ci tranquillizzò molto vedere tante facce amiche sulle gradinate … 

… con le prime note di “Ma che vita è” iniziammo la nostra esibizione e ogni canzone suscitava un interesse sempre maggiore da parte del pubblico, forse contagiato dagli ultras sparsi un po’ ovunque e chiudemmo la serata in modo più che soddisfacente … 

… una volta scesi dal palco non trovammo produttori che si accalcavano per scritturarci, ma i nostri amici armati di salami e bottiglie per festeggiare l’evento e siccome dovevamo aspettare la fine del concerto degli Storn per smontare gli strumenti, avevamo una motivazione più che giustificata per invadere l’atrio della struttura, trasformando la fine del concerto nell’inizio di un banchetto … tanto da ignorare in modo abbastanza indecoroso il gruppo che stava suonando sul palco … 

… e dopo saluti e ringraziamenti vari la carovana riprese la via della montagna …

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